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Presentazione
Sette grandi fotografie di Candida Höfer mostrano la Galleria Borghese fuori dal tempo reale. In una visione irripetibile, fermano l’immagine degli ambienti della Villa animati dalle sculture che ne costituivano l’arredo originario, oggi perduto.
L’occasione della mostra I Borghese e l’Antico ha ricondotto temporaneamente nella Galleria 60 capolavori d’arte antica collezionati da Scipione Borghese e che, a seguito della vendita imposta a Camillo Borghese dal cognato, Napoleone Bonaparte, andarono a costituire il nucleo essenziale della raccolta archeologica del Louvre. Un evento eccezionale che ha inteso ricostruire l’essenza dei luoghi in un contesto di qualità artistica e valore storico straordinario e ha consentito un contributo di studi sostanziale per la storia della collezione e dell’edificio.
In questo contesto particolare cade la commissione a Candida Höfer di ritrarre la Galleria ricreata. Candida penetra nella vicenda trattata dalla mostra attraverso lo studio e la documentazione, si immerge personalmente nella proiezione di quella storia sugli ambienti della Villa e ne percepisce l’essenza, per restituire con la verità della luce naturale, in immagini limpide ed emozionanti, la nuova unità delle sale del Museo.
Le bellissime fotografie della Höfer traducono in verosimiglianza oggettiva il potere dell’immaginazione, l’impatto visivo del luogo d’arte sul visitatore artista, lasciandoci una testimonianza intensa e reale di un artificiale viaggio nel tempo.
La mostra, curata da Mario Codognato, Anna Coliva e Marina Minozzi, fa parte del progetto Committenze Contemporanee, ideato da Anna Coliva.
Artista
Candida Höfer figura tra gli artisti più importanti nellʼambito della fotografia tedesca contemporanea. Nata nella città di Eberswalde, nel 1944, ed esponente di rilievo della “Scuola di Düsseldorf”, Candida Höfer inzia il suo percorso artistico dal 1975 partecipando in seguito adiverse esposizioni internazionali, come Documenta di Kassel nel 2002 e la Biennale di Venezia nel 2003, dove espone nel Padiglione della Germania. Le sue opere sono presenti nelle collezioni di molti musei internazionali come il Centre Pompidou di Parigi, il Centro de Arte Reina Sofia di Madrid, la Kunsthalle di Amburgo, il Museum of Modern Art (MOMA) di New York, la Kunsthalle di Basilea.
Candida Höfer è nota per le sue inquadrature di spazi pubblici come musei, biblioteche, archivi, teatri, uffici, banche, sale d’attesa, stazioni della metropolitana, tutti luoghi culturalmente e socialmente molto popolati in cui spicca, tuttavia, la totale assenza della figura umana. In realtà, più che di un’assenza si tratta di una “non presenza”: i luoghi ritratti sembrano infatti sospesi e in attesa, pronti ad accogliere l’uomo, il reale attore, fruitore di quei musei e avventore di quelle biblioteche e di quei luoghi.
Nei suoi scatti, Candida Höfer usufruisce esclusivamente della luce naturale. Questa particolarità trasforma la fotografia di un luogo da mera documentazione a vero ritratto, personificandolo, interpretando le superfici come fossero un elemento vivo e pulsante, svuotato sì da ogni presenza umana, ma fermo per un istante soltanto, che vivrà per sempre grazie alla sua opera.
Allestimento
Candida Höfer per la Galleria Borghese
Particolare allestimento
Candida Höfer per la Galleria Borghese
Particolare allestimento
Candida Höfer
Villa Borghese Roma XVIII, 2012
Candida Höfer
Villa Borghese Roma XVIII, 2012
Candida Höfer per la Galleria Borghese
Particolare allestimento
Candida Höfer per la Galleria Borghese
Particolare allestimento
Candida Höfer
Villa Borghese Roma IX, 2012
Candida Höfer
Villa Borghese Roma IX, 2012
Candida Höfer per la Galleria Borghese
Particolare allestimento
Candida Höfer per la Galleria Borghese
Particolare allestimento